news, Zoen Tencarari

Discernere: il salto di qualità?

A 20 anni si hanno tante domande, dubbi, insicurezze, ma anche tante novità e tante cose ancora da scoprire.
A 30 anni, tante scelte da fare, un futuro da costruire, una strada da percorrere, una vita da vivere, un sogno da realizzare, un adulto da formare.
Abbiamo avuto la possibilità di accogliere nella casa canonica Zoen Tencarari il vescovo di Bologna, Matteo Zuppi, il quale ha tenuto una lezione di vita ai giovani delle varie case gestite dai volontari dell’associazione – Egest

Riportiamo le riflessioni di alcuni dei ragazzi presenti quella sera.

Avere in casa, a tavola il vescovo di Bologna Matteo, ha significato un bel momento di rafforzamento dell’intera comunità, il vescovo dice Si alla nostra realtà, il vescovo ci guida, il vescovo é con noi, e così sento un appartenenza in un cammino, già tanto saldo grazie a Don Mario e a Cristo, ma ora ancor più rafforzato e ancorato con forza. Così cacendomi sentire più forte e sicuro lungo il sentiero della vita e del nostro discernimento che come giovani in questa canonica. Un discernimento che tanti non conoscono nemmeno o se lo conoscono lo accantonano chissà dove in soffita a prendere polvere. Esso ci pone molti interrogativi importanti, e tante volte quasi sempre all’inizio, interrogativi dolorosi e che ci mettono tanto in discussione. Così davvero prendo coscienza, che non stiamo semplicemente giocando nella nostra vita qui in canonica, e che questa non é un esperienza tanto per, ma siamo qui in Canonica inseriti volenti o non volenti, in un cammino per una scelta Definitiva per la nostra vita, per la scelta della gioia. Davvero illuminante su tutti i fronti il vescovo Matteo, dal tema dell’IO che ha bisogno anche del NOI, e viceversa, sin al discorso sulle coppie, sulla convivenza e sul matrimonio. Bhe insomma mi sento di ringraziare, perché penso sia proprio bello e forse anche un po’ raro, avere l’occasione di udire parole così incisive e centrali della nostra storia e vita di giovani. Noi che siamo immersi in un mondo che ci vuole sempre più abbagliare da luci così accecanti che non ci permettono di vedere la sporcizia nascosta così orrenda che queste luci producono facendoci perdere la vera ed unica gioia, rubandoci tanto di questa bella vita. Grazie Matteo Maria Zuppi di aver passato con noi una bella e lungimirante serata! – Simone

Il discernimento? Una.bella domanda, a cui non è facile dare una risposta, ognuno di noi lo cerca, ognuno di.noi prova a trovare qualcosa di concreto, io per conto mio lo sto cercando ancora, ripeto non è facile trovare la via giusta, certo, si , la comunità potrebbe o può aiutare, ma se l’intento non è sicuro, se non sei convinto delle scelte, meglio prendete tempo per capire il tuo io, per capire che l’io senza il noi, non ha senso di esistere. Io scelgo perché sono consapevole, perché o trovato quello che mi serve, ma anche se l’ho trovato, non mi fermo, perché secondo me, non si finisce mai di cercare, anche se si trova quello che cerchi, l’essere umano, continuerà sempre la sua personale ricerca di qualcosa – Vincenzo

Per la prima volta ho incontrato il vescovo di Bologna Mons. Matteo Zuppi. È stato un incontro di condivisione davvero bello ed edificante. Il tema fondamentale è stato il discernimento.
A 14 anni feci la scelta di entrare in seminario e di mettermi in ascolto e capire, con la bussola e non col navigatore, cosa il Signore Gesù avesse in serbo per la mia vita.
Il vescovo sottolineava che il discernimento è Vita, è scelta libera e consapevole. Il discernimento è creativo, è ricerca. Questo l’ho vissuto e lo sperimento con la mia vita…. Ogni giorno mi sforzo a fare la scelta definitiva donando, con le mie piccole esperienze, la mia vita al Signore Gesù e alla Chiesa. Il discernimento mi aiuta ad essere vivo e a cogliere la bellezza della mia vita in Gesù e nella Chiesa. Il discernimento mi aiuta ad essere “credente e credibile” – Giovanni U.

Per me il discernimento è attuare lo spirito di comunità e semplicità che vivo qui in casa, vivendolo anche al di fuori – Juri

“Scegliere non è una rinuncia, al contrario è poter dire: ho trovato”…
Questa frase di Matteo mi ha aperto gli occhi perché prima guardavo alla rinuncia che ogni mia scelta comportava…ora invece mi sento più sicuro e vedo la strada dinnanzi a me che attende solo di essere percorsa – Giovanni A.

L’incontro con Matteo mi ha colpito per la chiarezza e la vicinanza di pensiero che trovo con quanto ha detto e quanto spesso rimugino.Mi ha fatto pensare a quanto in realtà l’amore sia la vera bussola per prendere decisioni nel proprio futuro, tante volte mi perdo in inutili calcoli per valutare i vantaggi di una scelta rispetto a un altra lasciando indietro la passione o l amore autentico che mi ha portato su un cammino. Credo che arricchirmi di relazioni sia la via più giusta per mettere radici e compiere una scelta di vita in questo senso. Così da non ricadere in un inutile vagabondare in un presente dissoluto( privo di legami) con prospettive entusiasmanti perché poco definite e non perché siano sentiero di vita – Alessandro

“chi è santo? Chi ha capito perché è fatto in quel modo.” L’incontro con il vescovo ci ha dato molti spunti per riflettere sul discernimento, tema che sento molto attuale nella mia vita. Una cosa a cui non avevo mai pensato e che mi ha colpito è stato il fatto di legare il discernimento personale alla comunità: il confronto continuo con la comunità come strumento per capire la propria strada. Spero che il mio vivere e crescere in canonica possa essere d’aiuto sia per il mio cammino sia per quello dei ragazzi con cui sto condividendo questo momento della mia vita – Michele

È stata una serata importante e preziosa. Costruttiva per il nostro cammino cristiano e comunitario. Zuppi é un vescovo davvero in gamba.. È un uomo di Dio ma anche un uomo che sa stare in mezzo alla gente.. sa condividere e porsi al livello dell’altro..dialogare con le altre religioni.. sa spendersi per gli ultimi e sa condividere con noi giovani .. vero seguace di Gesù di Nazareth. Ci ha dato importanti insegnamenti riguardo il discernimento .. ne abbiamo bisogno! In questa società individualista dove le relazioni sono spesso effimere e temporanee zuppi ci invita a discernere con pazienza e perseveranza, ma soprattutto a scegliere in modo radicale e definitivo. Ci invita a non aver paura della scelta e a farci guidare dalla bussola della parola di Dio.. sapendo la direzione ma non il come ci si arriva.. avvalendoci della bellezza della condivisione con gli altri e le altre.. la bellezza del noi perché l’io si realizza e si definisce grazie al Noi…come dice anche padre alex zanotelli:noi siamo chi incontriamo! -Tommaso C.

Il discernimento lo vedo veramente come un cammino difficile: richiede pazienza, richiede il silenzio per ascoltare se stessi e soprattutto il Signore; è un cammino che ti porta ad affrontare le paure e ad demolire i castelli/progetti che ci si era creati. Pur rimanendo la possibilità dell’errore, la speranza è quella di trovare la strada della propria vita. Ricordo chiaramente quello che Simone e Federica hanno testimoniato durante l’incontro con il vescovo: ora la vita è “pesante” perché torni a casa dopo una giornata di lavoro e magari hai i bambini ammalati, devi cucinare, pensare alle faccende domestiche ed a tutto il resto. Sono però difficoltà ed impegni vissuti all’intorno di una scelta già presa, vissuti all’interno di una vocazione già definita… Paradossalmente, prima di capire cosa fare della nostra vita, era tutto più difficile – Luca

In casa canonica è venuto a trovarci un ospite speciale: accompagnato da don Sebastiano è arrivato il nostro vescovo don Matteo Zuppi che, dopo essere salito, si è seduto in mezzo a noi, attorno alla tavola, con la semplicità e la leggerezza che lo caratterizzano.
È stato bello ascoltarlo e vedere la sala colma di giovani curiosi e attenti.
Un dialogo semplice e fraterno ma allo stesso tempo profondo che ha fatto vibrare le corde dei nostri cuori.
Il tema della serata è stato il discernimento e ricordo come don Matteo ha sottolineato che interrogarsi sulla propria vita è essenziale per fare scelte importanti, non scontato e molto personale, vista l’unicità di ognuno.
Questo non vuol dire però che il discernimento sia individuale, anzi è fondamentale la comunità che aiuta e accompagna.
Mettersi quotidianamente alla presenza di Dio che ci conosce e ci aiuta a ritrovare noi stessi così da poter vincere quella malattia, oggi tanto diffusa, che è l’individualismo e ritrovare un “noi” che è poi il compimento dell’io.
Allora mi ritorna alla mente questa melodia: “Com’è bello, come dà gioia che i fratelli stiano insieme”, questo è il ritornello del canto con cui abbiamo concluso la serata e salutato don Matteo prima di fare la foto ricordo tutti assieme – Matteo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *