Si apre la porta e puntualmente c’è già qualche bambino arrivato in anticipo, con il sorriso sotto la mascherina e lo zaino in spalla. Quanto più noi volontari, i maestri del doposcuola, diciamo loro di attendere cinque minuti così da sistemare la saletta, più le loro gambette diventano trepidanti dalla voglia di entrare. Un saluto ai genitori e via, si mettono in fila mentre uno ad uno vengono chiamati per farsi misurare la temperatura, passarsi il gel amuchina sulle mani e sistemarsi al proprio banco.
Da qui comincia il “casino”, quel casino buono di vivacità che riempie la saletta.
Voci che ci cercano – “non vedo la maestra Laura, c’è oggi? Posso fare i compiti con te?”; voci che ci raccontano con entusiasmo la giornata; libri e quaderni che man mano formano una pila altissima sul banco – “partiamo dai compiti che senti più difficili, diciamo noi, così proviamo a farli insieme”; richieste continue tra un esercizio e l’altro – “maestro mi puoi stampare un disegno dei supereroi da colorare? C’è ancora tempo per giocare fuori insieme? Oggi ci sono le caramelle?”. Insomma, nel tempo del doposcuola non ci si annoia mai: passa tra esercizi, risate, merenda, letture ad alta voce, staffette in cortile, autoritratti, calcoli con le dita, colori. Un tempo che non sembra vero sia già finito una volta arrivata l’ora di salutarsi, ma anche un tempo che nel mezzo si è dilatato così tanto da accogliere tutta la voglia di stare insieme.
Il doposcuola Giramondo conta 30 iscritti tra ragazzi delle medie e bambini delle elementari più 24 volontari, divisi in quattro turni su tre giorni della settimana. Dall’inizio dell’anno scolastico ha aperto la sua porta senza sosta. Solo la zona rossa ha costretto alla chiusura, ma tutta quella voglia di stare insieme ha trovato una nuova modalità: il doposcuola online. Ecco allora una porta diversa, quella virtuale, anche se qualcosa non è cambiato: quando si apre ci sono già alcuni bambini in collegamento che ci aspettano. Tra compiti e ricerche, operazioni scritte sulla lavagna virtuale, giochi interattivi in cui ci si sfida nel dare la risposta giusta, il doposcuola continua senza far mancare entusiasmo e divertimento.
I maestri del doposcuola raccontano…
Domenico, 16 anni
Sono venuto a conoscenza del doposcuola grazie al mio gruppo scout, che ogni anno ci propone un servizio nel sociale. Penso che questa esperienza mi abbia aperto la mente e mi abbia fatto riflettere su come esistano, anche vicino a noi, tante situazioni di difficoltà che spesso non conosciamo o che spesso facciamo finta di non vedere. Tuttavia, nel vedere i bambini felici di apprendere e contenti di poter studiare per il loro futuro, anche io mi rendo conto di quanto possiamo fare per gli altri e con gli altri.
Aurora, 21 anni
Nel 2019 ho iniziato il servizio civile presso l’associazione Papa Giovanni XXIII: uno dei servizi che svolgevo era l’aiuto compiti presso il doposcuola Giramondo una volta a settimana. Fin da subito ho svolto con entusiasmo questa “mansione” che mi ha permesso di acquisire ulteriori capacità relazionali con i bambini. Terminato l’anno di servizio civile ho comunque deciso di continuare a frequentare il doposcuola perché quella che è iniziata come “mansione” è diventato per me un vero e proprio impegno che ho deciso di portare avanti. Credo molto in questo progetto e mi rende felice sentirmi utile per questi bambini, ormai parte della mia quotidianità da due anni a questa parte, anche solo per rendere meno pesante quell’ora di compiti a fine settimana.
Sara, 18 anni
Ho conosciuto l’Albero di Cirene grazie al mio gruppo scout Agesci Bologna 1 che mi ha inviato a prestare servizio quest’anno. Sono molto felice di fare questa esperienza e di poter stare con i bambini, soprattutto durante questo periodo che credo sia molto difficile per tutti. Fin da subito mi sono sentita coinvolta e accolta in un clima veramente speciale. È molto bello il legame che si crea tra i vari educatori e soprattutto quello che si crea con i bimbi che seguiamo da cui si riceve sempre moltissimo!
A cura delle volontarie e del doposcuola