Il 18 Novembre 2018, i ragazzi del progetto Zoen Tencarari sono stati invitati da Papa Francesco in Vaticano a partecipare alla Giornata Mondiale dei Poveri. Tutto è iniziato quando un giovedì sera di Novembre, durante la cena comunitaria, abbiamo avuto un ospite speciale: Monsignor Fisichella, uno dei vescovi del Vaticano. Rimasto colpito dalla nostra accoglienza, ci ha invitato a partecipare a Roma alla Giornata Mondiale dei Poveri, evento al quale hanno partecipato diverse realtà coinvolte di volontariato impegnate in progetti con i più emarginati. La mattina abbiamo partecipato alla messa presieduta da Papa Francesco e abbiamo ascoltato la sua omelia che è stata molto toccante. Prima della messa, Don Mario ed Egest hanno avuto il dono di poter salutare in persona Padre Francesco. Dopo la messa abbiamo pranzato tutti insieme in una sala enorme, insieme ad altre 1500 persone! Durante il pasto, Padre Francesco ha condiviso la tavola con altri 20 ragazzi, di cui uno era Arman della nostra associazione. E’ stata veramente una giornata splendida, un dono per la nostra associazione, per la comunità e per ciascuno di noi.

Sentiamo il racconto di chi ha avuto la fortuna di partecipare:
Don Mario: “Quale Sorpresa e stupore! Inaspettato incontro e abbraccio con Papa Francesco grazie al vescovo Fisichella Rino. La giornata tutta è stata un gran momento di fraternità e di Chiesa”.
Chiara: “L’omelia di quel giorno ha parlato al cuore di tutti. Ora il testo si trova appeso alla bacheca della cucina di casa nostra. È il primo messaggio che abbiamo di fronte quando ci svegliamo al mattino.”
Michele: “Ho avuto la fortuna di partecipare al pranzo con il Papa anche a San Petronio, quindi a Roma è stato il mio secondo pasto condiviso con il Papa. Oltre alla bellezza della liturgia in San Pietro e degli scorci dei giardini vaticani che abbiamo visitato, è stato molto bello poter trascorrere la giornata tutti insieme, vivendo le stesse emozioni, accalcandoci insieme per vedere il Papa, aspettando insieme durante le file, prendendo un caffè per le vie di Roma o cercando di fare una foto alle guardie svizzere senza farci vedere.”

Giovanni: “Ho avuto la fortuna di partecipare al pranzo con il Papa anche a San Petronio, quindi a Roma è stato il mio secondo pasto condiviso con il Papa. Oltre alla bellezza della liturgia in San Pietro e degli scorci dei giardini vaticani che abbiamo visitato, è stato molto bello poter trascorrere la giornata tutti insieme, vivendo le stesse emozioni, accalcandoci insieme per vedere il Papa, aspettando insieme durante le file, prendendo un caffè per le vie di Roma o cercando di fare una foto alle guardie svizzere senza farci vedere.”
Riccardo: “È un esperienza eccezionale. I portoni di San Pietro sono l’accesso alle viscere della cristianità, fatta di eventi di ogni tipo, da soprusi a grandi atti di fede e misericordia. Quanti pensieri, anime e preghiere si sono sospese a San Pietro e si sono susseguite nei secoli! Quanti monumenti e sculture incominciano le navate! Il Papa è sempre a suo agio nella sua semplicità e sa di non essere fuori luogo. Penso che la sensazione più forte della giornata sia stato vedere i miei fratelli stranieri, soprattutto quelli provenienti da altre religioni; commuoversi all’incontro con il Santo Padre. Una giornata che ho testimoniato in «Tempi sospetti» come il messaggio cristiano possa essere via d’accoglienza e risposta a chi cerca relazioni.”
Arman: “Per me che sono nuovo battezzato è stato fondamentale e pieno di onore. L’incontro con Papa Francesco mi ha donato una gioia interiore e una luce di speranza.”

Shaharam: “Per me che sarò battezzato è stato un passo molto importante visitare il Papa. Sono riuscito a vedere il Papa che bello! Che onore, proprio prima di diventare cristiano.”
Chiara: “Durante quel pranzo col Papa ho capito veramente cos’è la Chiesa. Non è un’istituzione lontana da noi, ma è una comunità. È stati un bel momento durante il quale mi sono sentita unita con la Chiesa.”
Tommaso: “È stata una straordinaria emozione partecipare con la comunità alla «Giornata dei Poveri» organizzata da Papa Francesco. Nella Comunità Zoen Tencarari (Casa Canonica) dove ogni giorno condividiamo la ricchezza del vivere insieme, delle nostre diversità culturali e sociali, il dono dello STARE INSIEME A TAVOLA; è stato stupendo condividere la tavola con gli ultimi, i poveri, insieme al Papa. Lui Francesco rivoluzionario, liberatore degli oppressi, che ogni giorno si spende per la giustizia, per la speranza, per l’amore. E’ stato davvero significativo condividere con lui e con la mia “comunità profetica” questo momento.

Martina: “Il pensiero va a quell’invito. Ho sentito nel cuore la profonda consapevolezza e riconoscenza per la viva presenza a un evento speciale. Ho udito parole di pienezza, mi sono sentita fortunata nel condividere luce, nell’assaporare di un pane di vita.”
Simone: “ANCHE NOI TRA I POVERI nella giornata dei poveri con il Papa? Perché? Giovedì 8 novembre 2018, in canonica, abbiamo l’onore di avere a cena, nella nostra grande, accogliente tavola, un ospite speciale, Mons. Rino Fisichella. Quella sera Gesù si è fatto uomo, concreto, due occhi e una bocca, vivo tra noi. Una serata bellissima, passata con la normale straordinarietà di una presenza semplicemente bella. Una chiacchierata a tavola tra più di 30 persone, tutti canonici, che conteneva parole di vita vera, di gioia, di verità, di bellezza. Ecco da lì cominciammo a parlare di andare a Roma alla giornata dei poveri. La prima reazione, che potrebbe venirti in mente è, ma noi tra i poveri? Perché voi che avete sempre una tavola imbandita di ogni cibo, perché? È cosi ci siamo messi a riflettere e abbiamo capito che siamo TUTTI POVERI! E si c’è una sofferenza vissuta che fa più male al corpo, ma tutti noi siamo poveri di Amore.”
Egest: Mi ricordo l’alba di quella domenica mattina, erano circa le 6 e noi eravamo fuori Roma a fare colazione in un autogrill. Non me ne rendevo conto ancora della grandezza di quella giornata e che cosa sarebbe successo dopo. E stata la mia seconda volta a Roma, seconda volta a Vaticano[la prima volta ho avuto la fortuna di salutare da vicino il papà durante la giornata di 21 aprile scorso.]; ma la mia prima volta dentro San Pietro. Non appena 3 minuti dentro la chiesa, mi ritrovo a parlare con il segretario del mons. Fisichella con cui avevo comunicato solo via telefono. 20 minuti dopo ci accompagnano [me e don Mario] nel retro per salutare il Padre Santo. Sembrava un sogno. E invece ci siamo trovati a parlare, e raccontare al Padre Santo della nostra piccola comunità, della nostra chiesa, della nostra casa, delle nostre vite. Un incontro ‘santo’, pieno di gioia, di spiritualità, di vita. Mi sento molto fortunato di aver potuto incontrare Padre Francesco, mi ha dato forza e ha alimentato la mia voglia di vivere in comunità.
Matteo: Il viaggio a Roma, in occasione della giornata mondiale del Povero, è stato una bella opportunità per trascorrere dei piacevoli momenti insieme a tanti amici di casa canonica e della parrocchia. È stato significativo e allo stesso tempo sorprendente che tra questi ci sia stato anche Giacomino, che all’ultimo momento, dopo svariati tentativi di convincimento, si è lasciato trascinare in questa simpatica iniziativa. Mi ha fatto un certo effetto vederlo camminare insieme a noi contento per Roma ed emozionarsi davanti al Papa, quando invece la frenesia della quotidianità mi portava spesso a salutarlo frettolosamente incrociandolo in parrocchia. Questa Emozione penso che abbia colpito tutta la comitiva di Sant’Antonio. Prima in cattedrale durante la messa e poi a pranzo. Sapevo infatti che avremmo pranzato col Papa ma non speravo di essergli così vicino tanto da stringergli la mano e regalargli una coroncina del rosario che tanti anni fa fece mio nonno Alberto, il quale dopo la pensione si dilettava nel comporle con perline di recupero e una volta finite le regalava a quanti incontrava, dicendo loro di pregare la Madonna e magari ricordarsi di lui nella preghiera e ogni tanto per scherzare mi diceva: *“vedrai, un giorno ne daró una anche al Papa!!!!”… * Penso che questo dono lo abbia fatto sorridere dal cielo….Beh che dire!? Soddisfatti della giornata abbiamo fatto ritorno a casa, sognando un invito per la messa a Santa Marta e chissà, magari in futuro non troppo lontano, di ospitarlo tra noi a cena in casa canonica!!!

Segnaliamo questo bell’articolo appena uscito che tra l’altro riporta la foto di Eugen e Don Mario all’incontro con il Papa
Qui invece le foto direttamente dal sito del Vaticano